31.3.20

Un giro in campagna con Beethoven: la sinfonia n.6 "pastorale"



La Sinfonia n.6 in fa maggiore è centrale tra i brani celebri composto da Ludwig van Beethoven, una delle gemme della corona che ha posto sul capo della Musica. Fu eseguita la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna al Theater an der Wien, in un concerto infinito nel quale fu eseguita anche la quinta sinfonia dello stesso autore ed altri quattro brani abbastanza impegnativi. Cosa impensabile al giorno d’oggi, visto che solo la sesta sinfonia dura circa 45 minuti ed il nostro limite massimo di attenzione è di 15 minuti. Tuttavia vi invito a prendervi un'ora di completo relax dove ascoltarla lasciandovi trasportare dalle immagini che evocheranno per voi le note. 


La sinfonia n.6 è composta da cinque tempi, ad ogni tempo è stato assegnato dal compositore un sottotitolo che, secondo il progetto di Beethoven, più che avere un intento descrittivo, mirava ad esprimere dei sentimenti, i sentimenti che probabilmente egli stesso provava di fronte alle sue fonti di ispirazione e che ha poi voluto tradurre in musica.

Wiener Philharmoniker (Orchestra Filarmonica di Vienna - Austria)

Direttore d'orchestra: Christian Thielemans



Primo tempo:Allegro ma non troppo. 
Descrizione: Il Risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna.
La sinfonia inizia con un dolce e delicato tema musicale che viene proposto dai violini primi. Molti musicologi hanno cercato di capire dove l’autore avesse preso questo tema, alcuni l’ hanno individuato in un motivetto popolare croato, ma probabilmente si tratta di un motivo originale dell’autore che si è lasciato ispirare da qualche motivo di origine pastorale. 

Secondo tempo: Andante molto mosso
Descrizione: Scena al ruscello.
Più propriamente descrittiva, questa scena è incentrata sull'immagine di un ruscello che scorre e la natura che fiorisce intorno, gli strumenti a fiato imitano il cinguettio degli uccelli che si può ritrovare nelle note di flauti, oboi e clarinetti.

Terzo tempo: Allegro
Descrizione: Riunione di contadini in festa.
In questo terzo movimento compare l'umanità tra la natura, con una allegra festa di contadini dove sono centrali danze ritmate dal suono di flauti e cornamuse

Quarto tempo: Allegro
Descrizione: il temporale
La festa che vedeva protagonisti gli allegri contadini danzanti viene interrotta da un improvviso temporale. I suoni tipici della tempesta vengono imitati dal suono delle trombe, dei tromboni e dai bassi. I tuoni vengono invitati dei timpani. La musica si sussegue con ritmo incalzante fino al termine di questo movimento dove torna la calma

Quinto movimento:Allegretto
Descrizione: canto pastorale: Sentimenti di gioia e di riconoscenza dopo il temporale.
Passata la tempesta, questo immenso affresco musicale da spazio alla riconoscenza dei pastori per il passato pericolo. Ritorna il tema principale affidato agli archi, mentre l’opera si conclude con un rallentamento del tempo che termina col tema riproposto in pianissimo e sottovoce.

In conclusione voglio allegarvi il video con lo spartito in modo che possiate vedere la meraviglia del susseguirsi delle note, che già da sola è un'opera d'arte!


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29.3.20

Perdersi nella musica: il terzo movimento della Sinfonia n.3 di Brahms

Sempre in tema di musiche che curano l’anima, vi propongo l’ascolto del terzo movimento della sinfonia n.3 in fa maggiore op.90 di Johannes Brahms.
Composta l’estate del 1883 a Wiesbaden fu eseguita la prima volta nella celebre sala del Musikverein di Vienna (quella da cui viene trasmesso il concerto di capodanno per intenderci). 


Il terzo movimento è in tonalità minore, do minore, con tempo segnato di “Poco allegretto”. Il tema principale è affidato inizialmente ai violoncelli che suonano all’unisono, un tema cantabile e struggente che sembra una “summa” del Romanticismo tedesco. Il tema passa poi ai violini che lo ripropongono accompagnati dal tessuto sottile dei fiati, che infine si appropriano della melodia principale coi flauti. Si passa ad un secondo momento in cui fiati ed archi dialogano su una melodia puntata che da leggerezza in questa immersione nell’anima, ma infine, dopo un momento di suspance ritorna il tema proposto in maniera solenne dai corni e dall’oboe che iniziano un istante dopo a dialogare con clarinetti e fagotti. Torna infine un’ultima volta il tema riproposto da tutti gli archi sul pizzicando dei contrabbassi sul quale infine si spegne. 


E’ una delle melodie più dirette al cuore che sia mai stata composta. Da ascoltare ad occhi chiusi cercando di seguire i movimenti che fa il tema principale tra i vari strumenti  
La registrazione che vi propongo non è una di quelle tradizionali che ha fatto la storia di questa sinfonia, ho preferito proporre un’orchestra di giovani, quella dell’Università della Musica “Franz Liszt” di Weimar, Germania diretti dal prof. Nicolas Pasquet.  

26.3.20

Una carezza per l'anima, l'adagio dalla Nona di Beethoven

Quest’anno cade il 250º anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, non mi soffermerò su la sua biografia o su altri dati che si possono facilmente reperire in internet o comunque su nozioni tecniche già affrontate in studi fatti da musicologi sicuramente più autorevoli del sottoscritto. Mi voglio soffermare su singoli brani o parti di essi, creando una sorta di guida all’ascolto, cercando di avvicinarvi, con queste brevi presentazioni, all’opera omnia dell’autore. Ognuno di voi poi, se vorrà, potrà approfondire ascoltando ulteriori opere del compositore.



Per iniziare vorrei partire da una delle opere più celebri, la Nona sinfonia, quella che per intenderci contiene l’“Inno alla gioia” che è anche l’inno dell’Unione europea, ma mi voglio soffermare in particolare su uno dei tempi di questa sinfonia e precisamente il terzo, l’adagio molto e cantabile. Si tratta di un tempo ad alto tasso di lirismo che sembra essere stato scritto per aprire l’anima, innalzare l’ascoltatore su un piano superiore, prima di dare spazio all’inno alla gioia alla fratellanza che chiude la sinfonia nel quarto movimento. È una musica che sicuramente può anche essere utilizzata come balsamo, o come ausilio in un momento di introspezione, in una “messa in ascolto” di sé stessi in un momento così triste come quello che stiamo vivendo in questi giorni a causa della pandemia. A questo punto, prima di procedere con la lettura di qualche nota tecnica, il mio suggerimento è di mettervi comodi chiudere gli occhi, fare il vuoto nella mente ed ascoltare, lasciando spazio alle immagini che si presentano richiamate dalle note.



Registrazione che vi ho proposto è stata eseguita dall’orchestra filarmonica di Vienna diretta da Christian Thielmann, uno dei direttori che più si sono dedicati allo studio del compositore di Bonn e considerato da diversi critici uno dei più bravi esecutori di Beethoven dopo il punto di riferimento per tutti che è Herbert von Karajan. 

Per approfondimenti suggerisco questo link con la guida all’ascolto di tutte le sinfonie di Beethoven.
http://www.magiadellopera.com/guidaallascolto/beethoven-ludwig-van-le-nove-sinfonie/

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