29.3.20

Perdersi nella musica: il terzo movimento della Sinfonia n.3 di Brahms

Sempre in tema di musiche che curano l’anima, vi propongo l’ascolto del terzo movimento della sinfonia n.3 in fa maggiore op.90 di Johannes Brahms.
Composta l’estate del 1883 a Wiesbaden fu eseguita la prima volta nella celebre sala del Musikverein di Vienna (quella da cui viene trasmesso il concerto di capodanno per intenderci). 


Il terzo movimento è in tonalità minore, do minore, con tempo segnato di “Poco allegretto”. Il tema principale è affidato inizialmente ai violoncelli che suonano all’unisono, un tema cantabile e struggente che sembra una “summa” del Romanticismo tedesco. Il tema passa poi ai violini che lo ripropongono accompagnati dal tessuto sottile dei fiati, che infine si appropriano della melodia principale coi flauti. Si passa ad un secondo momento in cui fiati ed archi dialogano su una melodia puntata che da leggerezza in questa immersione nell’anima, ma infine, dopo un momento di suspance ritorna il tema proposto in maniera solenne dai corni e dall’oboe che iniziano un istante dopo a dialogare con clarinetti e fagotti. Torna infine un’ultima volta il tema riproposto da tutti gli archi sul pizzicando dei contrabbassi sul quale infine si spegne. 


E’ una delle melodie più dirette al cuore che sia mai stata composta. Da ascoltare ad occhi chiusi cercando di seguire i movimenti che fa il tema principale tra i vari strumenti  
La registrazione che vi propongo non è una di quelle tradizionali che ha fatto la storia di questa sinfonia, ho preferito proporre un’orchestra di giovani, quella dell’Università della Musica “Franz Liszt” di Weimar, Germania diretti dal prof. Nicolas Pasquet.  

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