Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saens è senza dubbio una delle raccolte più descrittive della storia della musica ed anche una delle più particolari. Questa particolarità si comprende già dall’organico strumentale, ossia dagli strumenti musicali che sono stati coinvolti nella composizione: abbiamo qui ben due pianoforti, uno xilofono e il glockenspiel, ovvero un’armonica a vetro.
Considerando il successo planetario che ha avuto e che ha ancora oggi quest’opera, suona strano pensare come l’autore lo volesse tenere nascosto, fino a vietarne la pubblicazione finché egli fosse stato in vita. Questo perché il brano non era stato concepito come un’opera da destinare ad un vasto pubblico, ma era stato scritto come divertimento da eseguire privatamente in casa di un amico, per il martedì grasso, il violoncellista Charles Lebouc. Inoltre il carnevale conteneva non solo musica ispirata ai versi al comportamento degli animali, ma anche delle scottanti caricature come quella dedicata ai critici musicali, che vengono trasformati in asini ed in fossili.
Per questo motivo Saint-Saens ebbe paura che la pubblicazione di quest'opera potesse nuocere gravemente alla sua carriera e per questo ne vietò la pubblicazione. Fece eccezione solamente il celeberrimo “Cigno” che fu utilizzato per una coreografia destinata alla ballerina Anna Pavlova, di cui ci è rimasta una eccezionale registrazione di inizio '900 che allego:
Così come voleva il maestro, la composizione fu eseguita la prima volta solo nel 1922, dopo la sua morte.
Questa cosiddetta “fantasia zoologica” è composta da 14 brani qui riportati:
- Introduzione e marcia reale del Leone- Andante maestoso
- Polli e galline - Allegro moderato
- Hémiones (animali veloci) - Presto furioso
- Tartarughe - Andante maestoso
- L' elefante - Allegretto pomposo
- Canguri - Moderato
- Acquario - Andantino
- Personaggi dalle lunghe orecchie - Tempo ad libitum
- Il cuculo - Andante
- La voliera - Moderato grazioso
- Pianisti - Allegro moderato
- Fossili - Allegro ridicolo
- Il cigno - Andantino grazioso
- Finale - Molto allegro
Come si vede l’intento caricaturale si nota subito con la presenza, tra gli animali, dei pianisti. L’intento descrittivo raggiunge invece il suo apice con le galline, dove violini, viole e clarinetti riescono ad imitare perfettamente il verso degli animali.
Propongo l’esecuzione del 2012 eseguita dai Cameristi del Teatro alla Scala di Milano con commento letto da Elio di Elio e le storie tese.
Questo per comprendere meglio il fine descrittivo del brano, ma vi consiglio poi di ascoltarlo da capo a fondo senza le letture, magari nell'esecuzione di questi giovani musicisti del conservatorio di Varsavia in Polonia.
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